Don Fabrizio Moscato – Commento al Vangelo del 27 Marzo 2021

La risurrezione di Lazzaro è stato davvero troppo!
I capi dei sacerdoti e i farisei riuniscono il sinedrio per decidere, agli alti vertici, cosa fare con Gesù, personaggio ormai pericoloso…

Prevale la logica di difesa della nazione, la cosiddetta “ragion di stato”, e di questa logica è portavoce il Sommo Sacerdote Caifa: meglio che muoia soltanto Gesù, piuttosto che i Romani distruggano il tempio e il popolo!

Vince la paura… Vince l’ostinazione del cuore… La durezza dell’uomo che si aggrappa alle sicurezze, al “già conosciuto”, alle feste, al tempio… Un tempio che comunque verrà distrutto definitivamente qualche anno più tardi…

Gesù viene condannato a morte già adesso… Il processo sarà solo una farsa… La sentenza è già stata emessa…
Per questo Gesù non si fa più vedere in pubblico, e attorno a lui si crea una grande attesa: “Che ve ne pare? Non verrà alla festa?”

Certo che verrà alla festa… Ma quella non sarà una Pasqua come le altre… Da quella Pasqua in poi tutto sarà diverso… Una Pasqua che non sarà solo ritualità, festa, incontro…
Una Pasqua che darà la possibilità di riunire insieme i figli di Dio dispersi…
Una Pasqua nella quale il Figlio di Dio entrerà ancora una volta nella Gerusalemme dal cuore chiuso e nel Cenacolo dalle porte chiuse…

Sì! Gesù verrà alla festa… Ma non per la solita festa…
Da “quella” Pasqua non sarà mai più la stessa cosa…

Sono sicuro che lui ci sarà… Che lui verrà…
Ma mi chiedo: io sarò nella sua Pasqua?
La celebrerò davvero con lui?
Parteciperò veramente alla sua festa?

Fonte: Telegram | Pagina Facebook

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