Don Fabrizio Moscato – Commento al Vangelo del 24 Ottobre 2020

Eventi tragici e disastri per i quali vorremmo trovare il colpevole… Come se questo bastasse ad ottenere tutte le risposte che cerchiamo… Di chi è la colpa?

Eppure Gesù ri-orienta la domanda…

Perché di fronte ai drammi della vita si tratta di prendere contatto con una strutturale fragilità che troppo spesso non vogliamo ammettere… Ci sentiamo sicuri ed invincibili… Eppure basta poco per far crollare tutte le nostre certezze, a volte persino quelle che consideravamo acquisite entro una fede vissuta sin da bambini…

Siamo fragili… E la vita è incerta…
Siamo piccoli… E la vita ci coglie sempre impreparati…

Però tutto questo serve! Tutto può essere occasione per spostare la mia attenzione sulla parte che sono chiamato a fare, sulla risposta che solo io posso dare, sulla mia responsabilità…

È l’appello alla mia conversione… E tutto mi orienta a sfruttare ancora il tempo in cui Dio, con pazienza, attende i frutti dalla mia vita…

La tragedia più grande, infatti, non è ciò che capita a motivo della condizione umana… La tragedia più grande è continuare a stare dentro questa fragile esistenza senza decidersi a cambiare atteggiamenti, pensieri, determinazioni…

Insomma…

La tragedia più grande, insomma, è non portare frutto.

Ed essere, alla fine, tagliato via dalla Vita.

Fonte: Telegram | Pagina Facebook

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