Don Fabrizio Moscato – Commento al Vangelo del 20 Febbraio 2021

Pubblicani, peccatori, prostitute.

I peggiori nei Vangeli…

Pessimi agli occhi degli scribi, dei farisei e di quanti sposavano il loro stesso sguardo.

Questo sguardo giudicante di farisei e scribi, sancisce solennemente una distanza abissale con i peccatori… Li tiene dentro la prigione del giudizio e del pregiudizio, li condanna a morte senza appello, e – cosa senza dubbio più pesante – non offre loro nessuna possibilità.

Come mai Gesù chiama Levi?

Come mai va a mangiare a casa sua?

Come mai si avvicina a pubblicani e peccatori?

Perchè la sua logica nei confronti dei peccatori non è più di distanza e di segregazione… Niente quarantena a vita… 

Piuttosto un’offerta gratuita di misericordia, ossia della possibilità di sentirsi amati, di vivere la pienezza e la libertà, di revisione della propria esistenza in funzione dell’Amore ricevuto.

Tante volte ci identifichiamo nei panni di Levi, e di tutti i peccatori bisognosi di misericordia e di conversione, allontanati dal giudizio degli altri…

Ma qui si può andare anche oltre…

Imparare da Gesù a riconoscere il nostro sguardo farisaico e di giudizio sugli altri, e cominciare ad accostarci noi stessi a “pubblicani, peccatori e prostitute”, per offrire loro la possibilità di uno sguardo diverso…

Per farli sentire amati, abbracciati, ascoltati…non giudicati…

Uno sguardo di Dio che continua ad amare i peccatori, anzi che si scomoda prima di tutto per loro…

Uno sguardo che può passare anche dai miei occhi e dal mio cuore…

Una Misericordia che si rivela anche attraverso di me, figlio amato e peccatore perdonato…

Dentro un abbraccio da restituire…

Fonte: Telegram | Pagina Facebook

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