Don Fabrizio Moscato – Commento al Vangelo del 16 Aprile 2020

Quanta fatica riconoscerlo!
Un fantasma… È più facile crederlo un fantasma di cui avere paura… o da ignorare perchè tanto non può far nulla…

Faticano quei discepoli…
I due di Emmaus raccontano…
Le donne riferiscono del sepolcro…
Simon Pietro è andato a vedere con i suoi occhi…
Ma i discepoli non cedono al semplice “Pace a voi!” del Risorto… Non basta… La paura è più forte…
Faticano… Come me…

E Gesù viene incontro a questa loro fatica: “Avete qui qualche cosa da mangiare?”
Del pesce arrostito… Non un banchetto o una grigliata, ma una semplice porzione, il poco eloquente che è segno di una umanità che Gesù ancora condivide, seppur in modo glorioso e nuovo…

Viene incontro alla loro debolezza, al loro turbamento, alla confusione in testa e dentro al cuore… Sa bene che la fretta fa a pugni con la fede autentica… sa bene che nessuna forzatura spettacolare può essere la soluzione…
Li conosce bene…
Mi conosce bene…

Allora… meglio chiedere di mangiare… meglio ripartire da una porzione di pesce arrostito, che sa di vita, di lavoro, di umano… Sa di me…

Dopo… solo dopo… si rivela nelle Scritture… le spiega…
Ma prima di tutto c’è quel pesce arrostito…
Riparte da lì Gesù Risorto…
Dall’umanità fiaccata ed esitante che sono io…
Senza fretta…
Gli interessa prima di tutto quello…

Fonte: Telegram | Pagina Facebook

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