Don Fabrizio Moscato – Commento al Vangelo del 10 Maggio 2020

Di lì a poco ci saranno solo macerie…
Il tempo sembrerà fermarsi nel dolore…
È l’addio… Gesù prepara i suoi discepoli alla sua assenza, e consegna loro parole da ricordare, sigillo di una esperienza di vita e di grazia che sta per volgere al drammatico epilogo…

Ma mentre parla della sua prossima assenza, Gesù annuncia una sua presenza più forte e definitiva: va a preparare per ciascuno un “posto” nella dimora stabile e definitiva che è il cuore del Padre. Dimora promessa per tutti e per ciascuno, perchè nel cuore di Dio c’è posto davvero per tutti.

Ma intanto, come dirà più avanti, annuncia anche la possibilità che sin da adesso, ogni uomo diventi egli stesso “dimora” di Dio, che Dio lo abiti intensamente e veramente.

Il bello dovrà certo ancora arrivare…
Ma già oggi si può sperimentare…

Non si tratta di sperimentare metodologie, ma di mettermi sulle orme di Gesù, che è via da seguire per questo “dimorare” reciproco…

Non si tratta di acquisire nozioni raffinate o sperimentare evidenze, ma di rispecchiarmi nel volto di Gesù che, nel suo volto, rivela la verità del volto di un Dio che cerca la comunione con me…

Non si tratta di rinviare all’eternità promessa il vivere autentico e pieno, e di accontentarmi della mediocrità, ma di sperimentare nell’oggi la vita di Gesù in me, per lasciarmi illuminare sempre più da dentro, fino a diventare luce nella Luce…

Solo avendo fede in questa promessa, ogni “turbamento” potrà essere vinto… ogni cuore terremotato potrà essere confermato nella saldezza… ogni vita, anche la più fragile e ferita, potrà diventare ricca di opere grandi, più grandi quanto possiamo immaginare…

Fonte: Telegram | Pagina Facebook

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