don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 21 Marzo 2022

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«Nessun profeta è ben accetto nella sua patria». Chissà quante volte anche noi abbiamo esclamato e ripetuto queste parole in contesti che reputavamo familiari ma nei quali non abbiamo sperimentato quell’accoglienza cordiale che ci aspettavamo.

Questa è la stessa esperienza vissuta da Gesù. Lui stesso ci invita ad abitare questo paradosso: tra una familiarità diffidente ed un’estraneità accogliente. Colpisce l’istinto omicida dei concittadini di Gesù che rivela un cuore indurito dalla violenza e dall’ostilità; loro non credono all’annuncio ed alla parola di Gesù e tentano di portarlo sul ciglio del monte per eliminarlo.

Questa dinamica continua a ripetersi ogniqualvolta rifiutiamo di accogliere Cristo nella nostra vita, quando diventiamo impermeabili alla sua parola di salvezza, ogni volta che non ci lasciamo mettere in crisi dal Vangelo. Come a dire che chi ci è più vicino ci rifiuta e chi è più lontano ci accoglie. Ecco il paradosso di questa pagina del Vangelo.

Noi da che parte vogliamo stare? Ci lasciamo pro-vocare dalle parole di Gesù? Cosa ci impedisce di accogliere Gesù nella nostra vita?

Le nostre scelte sono il frutto di ciò che portiamo nel cuore. Ricordiamoci che non si è responsabili solo delle scelte che si fanno ma anche delle conseguenze che ne scaturiscono.

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