don Cristiano Mauri – Commento al Vangelo del 11 Novembre 2019

Ascolto E Sguardo

Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri

https://youtu.be/fh9tHUKDKPE

«Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».

Qui c’è qualcosa di grande in gioco. La possibilità di avviare processi che trasformano le “morti” in vita.

Ma va detto sottovoce, con discrezione, rispetto e delicatezza. Non sono opportuni modi sbrigativi, superficiali e sciatti quando si parla di offese e della sofferenza che le accompagna.

È vero che in queste parole c’è la Verità (qui sì che la maiuscola ci vuole) principe del Vangelo, quella più straordinaria e incredibile, l’annuncio che il male, la morte, il dolore non hanno l’ultima parola.

Ma il fatto che sia maiuscola non consente di usarla come corpo contundente su chi vive la fatica del perdono.

Sì, nel Vangelo risuona il messaggio che quando ci si trova di fronte a un fallimento, una spaccatura, una ferita, si può anche entrare nell’esperienza di vedere nascere qualcosa di nuovo, originale e vivo.

È una opportunità, ma non un dovere da accollarsi o un peso da imporre sulle spalle del ferito.

È una possibilità, perciò capita anche che non venga colta e, per il travaglio che certi drammi comportano, non ci si deve permettere di giudicare chi non sa o non vuole cogliere l’occasione.

Però va detto. Umilmente, con compassione e comprensione, con pazienza ed estrema sobrietà, va sussurrato che cercare il Dio di Gesù, il Padre della Vita, significa chiedergli di far nascere qualcosa che sia come una nuova esistenza, là dove un male colpevole ha toccato severamente.

La parola della Speranza va detta.

Un parola forte, detta piano. Come la resurrezione di Cristo.

Fonte: il sito di don Cristiano

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Se sette volte ritornerà a te dicendo:

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 1-6
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».

Parola del Signore.

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