don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del giorno, 28 Luglio 2019

Riflessione al brano del Vangelo della domenica a cura di don Claudio Bolognesi

Non so fare a pregare! Sono capace solo di chiedere!”.

Non sembra cha a Te, Gesù, dia fastidio se la nostra preghiera è fatta solo di richieste. In fin dei conti lo capiamo bene: Tu sei Dio e noi povere creature… non abbiamo altro da fare che chiedere. Certo, la preghiera è anche lode, è  ringraziamento. Ma non è forse più presuntuoso pensare cha a Te servano le nostre lodi, i nostri “grazie”? Da queste Tue parole sembra che Ti dispiaccia solo se la nostra preghiera non è invadente. Se non è insistente. Il nostro problema è che ci scoraggiamo troppo presto. Dovremmo avere la meticolosità dell’adora (la padrona di casa) che se cerca qualcosa che ha perso è disposta a rovesciare la casa pur di trovarla. Del bambino che pur di andare sulla giostra è disposto a lavorare ai fianchi e di sfiancare con le sue richieste papà e mamma. Del viaggiatore antico che ha fatto tanti chilometri e se al primo bussare non riceve risposta, si siede e continua a battere all’uscio per giorni interi. Però a guardar bene la prima virtù che le nostre richieste dovrebbero avere è quella di essere generose. L’uomo che che va di notte a importunare l’amico non ci va per sé. è giunto un amico affamato, l’ospite è sacro. Non chiede per sé stesso, ma per lui. La sua insistenza, il termine originale descrive chi nel chiedere non è vergognoso – chi non abbassa lo sguardo – ha forza perché sta reagendo ad una necessità che la vita, che l’amicizia gl’impone. Alla fine il problema è che chiediamo non troppo, ma troppo poco.
Ma la sorpresa vera è che l’oggetto del nostro chiedere secondo Te dovrebbe essere  lo Spirito Santo. Ci stà! Chiedere lo Spirito significa chiedere tutto.
Come spesso succede in questo Vangelo non ci risparmi qualche colpo basso. Certo, non Ti basta insegnarci una verità teorica. Vuoi che reagiamo, che cambiamo. Nel Padre Nostro c’insegni a chiedere il perdono “come anche noi perdoniamo ogni nostro debitore”. Ma valà! A chi la diamo da bere? Se fosse così saremmo rovinati. Per fortuna noi che siamo cattivi sappiamo dare cose buone ai nostri figli. Molto più Tu ci donerai lo Spirito. E noi sapremo perdonare.

Letture della
XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Non sia adiri il mio Signore, se parlo.

Dal libro della Gènesi
Gen 18, 20-32

In quei giorni, disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.
Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque».
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».
Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 137 (138)
R. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo. R.
 
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza. R.
 
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano. R.
 
La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani. R.

Seconda Lettura

Con lui Dio ha dato vita anche a voi, perdonando tutte le colpe.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Col 2,12-14


Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
 
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.

Parola di Dio

Vangelo

Chiedete e vi sarà dato.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 1-13

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
 
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
 
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
 
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Parola di Dio

Read more

Local News