don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del giorno, 26 Agosto 2019

Dal Vangelo di oggi:
“E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso”. (Mt 23,22)

A cosa ci sentiamo vincolati, a cosa siamo fedeli? 
Qual’è il nostro “cielo”? Le abitudini, le routine, la busta paga… 
ciò che ci rassicura, ci trasmette sicurezza e stabilità? 
Tu ci fai tornare quotidianamente alle radici, ai perché. 
Il cielo (ed ogni cielo della nostra vita) non è nulla senza chi lo abita.

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Guai a voi, guide cieche.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23, 13-22

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

Parola del Signore

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