don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del giorno, 18 Settembre 2019

Dal Vangelo di oggi:
“A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile?” (Lc 7,31)

Generazioni così simili: fragili, contraddittorie. 
Desiderose di bene, di novità 
e insieme disperatamente aggrappate 
alle proprie statiche sicurezze. 
Barcollanti su di un’asse malferma, 
ma impanicate davanti al Tuo invito 
di saltare tra le Tue braccia. 
Eppure capaci di esprimere profeti, voci scomode… 
aiutaci a cercarli, a non zittirli.

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Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7, 31-35

In quel tempo, il Signore disse:
«A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”.
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».

Parola del Signore

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