Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 30 Maggio 2020

Leggo e medito questo vangelo e rimango come non mai colpito da alcuni elementi.

C’è Pietro… il primo Papa… l’uomo che Gesù ha scelto per fondare la sua Chiesa…
Ma c’è anche un discepolo particolare… “quello che Gesù amava”… il discepolo dell’amore… che si poteva permettere di poggiare il capo sul petto di Gesù… che è anche il discepolo che dà testimonianza di tutto quello che abbiamo saputo…

C’è Pietro… che domanda… che vuole sapere… capire come “funziona”… che ne sarà del discepolo amato… che usa la testa per cercare di capire Gesù…

C’è questo discepolo particolare… che invece usa il cuore… anzi, quando usa la testa la usa per appoggiarla sul petto di Gesù… per ascoltare il suo cuore… e che dà testimonianza… che parla cuore a cuore…

Io penso che in ognuno di noi… dentro ognuno di noi devono esserci le caratteristiche di Pietro e di questo discepolo….
Sì… dentro ognuno di noi devono potere convivere la testa… la ragione per cercare di capire cosa fare… e il cuore… per trovare il modo di farlo…

Perché è così… la mente ci dice cosa fare… il cuore COME farlo!

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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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