Contemplare il Vangelo di oggi – 27 Gennaio 2019 – Lc 1, 1-4; 4 14-21

Giorno liturgico

 III Domenica (C) del Tempo Ordinario

Commento a cura del Rev. D. Bernat GIMENO i Capín (Barcelona, Spagna)

«In modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto»

Oggi, cominciamo ad ascoltare la voce di Gesù attraverso l’evangelista che ci accompagnerà in tutto il tempo ordinario proprio del ciclo “C”: San Luca. Che «tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto» (Lc 1,4), scrive Luca al suo amico Teofilo. Se questa è la finalità dello scritto,dobbiamo prendere coscienza dell’importanza che costituisce il fatto di meditare il Vangelo del Signore –parola viva e, perciò, sempre nuova- ogni giorno.

Quale parola di Dio, Gesù ci viene presentato come un Maestro, giacché «insegnava nelle sinagoghe» (Lc 4,15). Comincia come qualsiasi predicatore: leggendo un testo della Scrittura, che precisamente oggi si compie… La parola del profeta Isaia si sta compiendo; non solo, tutta la parola, tutto il contenuto delle Scritture, tutto ciò che avevano annunciato i profeti arriva a concretizzarsi e a compiersi in Gesù. Non è indifferente credere o no in Gesù, perché è lo stesso “Spirito del Signore” che Lo ha consacrato e lo ha inviato.

Il messaggio che vuole trasmettere Dio all’umanità, mediante la Sua Parola è una buona notizia per gli abbandonati, un annunzio di libertà per gli schiavi e gli oppressi, una promessa di salvazione. Un messaggio che colma di speranza l’umanità intera. Noi, figli di Dio in Cristo per mezzo del battesimo, anche noi siamo stati consacrati e partecipiamo nella Sua missione: portare questo messaggio di speranza a tutta l’umanità.

Meditando il Vangelo che dà `solidità alla nostra fede´ vediamo che Gesù predicava in modo diverso degli altri maestri: predicava come chi ha autorità (cf. Lc 4,32). Ed è così, perché predicava con opere, con l’esempio, dando testimonio, fino ad offrire la propria vita. Così dobbiamo fare anche noi, non possiamo fermarci solo alle parole: dobbiamo concretizzare il nostro amore a Dio e ai fratelli con opere. Ci possono aiutare le Opere di Misericordia –sette spirituali e sette corporali- che ci propone la Chiesa, che, come una madre, orienta il nostro cammino.

Fonte

Leggi il brano del Vangelo

Lc 1, 1-4; 4, 14-21
Dal Vangelo secondo Luca

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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