Commento alle letture del 7 Ottobre 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 7 Ottobre 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

CHE COSA VI HA ORDINATO MOSÈ?

Gn 2,18-24; Sal 127; Eb 2,9-11; Mc 10,2-16

Spesso tra ciò che Dio dice e ciò che l’uomo comprende vi è un abisso eterno. Prima leggiamo cosa realmente ha permesso Mosè ai figli di Israele e poi si potrà entrare nel dialogo tra Gesù e i farisei. Costoro infatti non sono del tutto onesti verso Mosè.

Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa. Se ella, uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito e anche questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda via dalla casa o se quest’altro marito, che l’aveva presa per moglie, muore, il primo marito, che l’aveva rinviata, non potrà riprenderla per moglie, dopo che lei è stata contaminata, perché sarebbe abominio agli occhi del Signore. Tu non renderai colpevole di peccato la terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti in eredità (Dt 24,1-4).

Mosè non aveva detto quanto riportato dai farisei: “Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla”. Aveva invece detto “Se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso”. La fedeltà alla Parola scritta ci fa onesti. La fede ci fa credenti. Anche se la fede non è di tutti, l’onestà deve essere di ogni cuore. La stessa regola vale oggi per i cristiani.

Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio (Mt 5,31-32).

Il cristiano potrà anche vivere senza fede. Diviene non cristiano. Ma se vive senza onestà, diviene non uomo. Per Gesù il ripudio è consentito solo in caso di unione illegittima, cioè di unione non secondo la Legge del Signore. Non vi sono altri casi per concedere il divorzio. Concederlo sarebbe contraddire la sua Legge e la sua Parola. Gesù però va ben oltre le questioni legali. Riporta l’uomo alla sua vera essenza. Il Padre ha creato l’uomo maschio e femmina, per essere una sola carne. Il peccato ha infranto e infrange questa legge. Gesù è venuto per togliere il peccato del mondo. Togliendo la legge che infrange l’unione coniugale, questa necessariamente brillerà per la sua unità, stabilità, fedeltà. Se nel cuore rimane il peccato, rimane la divisione.

Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

Oggi la Chiesa è seriamente preoccupata per la distruzione e devastazione della famiglia. Il divorzio non è la causa dello sfacelo. È invece una conseguenza. La causa è la perdita della fede in Cristo Gesù e l’allontanamento della sua grazia assieme all’abbandono della sua Parola. Se l’uomo vive nel peccato, dal peccato sarà governato. Se invece dimora nella luce, dalla luce sarà condotto.

Vergine Immacolata, Angeli, Santi, fate i cristiani veri figli della luce in Cristo Gesù.

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