Commento alle letture del 11 Gennaio 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 11 gennaio 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

GUARDA DI NON DIRE NIENTE A NESSUNO

Un lebbroso chiede a Gesù di essere guarito. Osserviamo con quanta umiltà si presenta a Lui: “Se vuoi, puoi purificarmi!”. Se vuoi, cioè se è questa la volontà di Dio su di te. Se il Padre tuo te lo concede. L’onnipotenza non è mai regola di azione. Sempre l’onnipotenza va usata secondo la divina volontà. Si pensi oggi all’onnipotenza della scienza. Essa sta divenendo il solo principio di verità. Posso? Quindi faccio. Cosa? Tutto ciò che posso. Se l’onnipotenza della scienza non viene posta sotto il governo della divina volontà, domani si potrà anche distruggere l’umanità. Questa regola vale anche per l’onnipotenza della volontà dell’uomo. Tutto l’uomo nei pensieri, nei desideri, nella volontà, nella scienza, nella sapienza, deve porsi sotto la volontà di Dio e tutto usare nel più grande rispetto della divina volontà.

Gesù è onnipotente perché vero Dio, nella sua natura e persona divina. Eppure tutta la sua onnipotenza è sottoposta alla divina volontà del Padre. Ciò che il Padre vuole, lui vuole. Ciò che il Padre non vuole, lui non vuole. È questa la vera grandezza di un uomo: trasformare la propria personale “onnipotenza” in purissima e ininterrotta obbedienza al Padre suo. Quando l’onnipotenza viene sottratta all’obbedienza si può giungere a qualsiasi abominio, nefandezza, crimine, strage. Noi spesso condanniamo le modalità di ieri di usare l’onnipotenza sottratta all’obbedienza a Dio. Ignorando che quelle modalità mai più sorgeranno. Mentre ci dimentichiamo che siamo proprio noi, oggi, ad usare lo stesso principio di azione: “Onnipotenza senza obbedienza”. Combattiamo per i sei milioni di morti dell’olocausto. Onnipotenza senza obbedienza. Giustifichiamo un miliardo di aborti in nome dello stesso principio: “Onnipotenza senza obbedienza”. Combattiamo l’onnipotenza di ieri, giustifichiamo l’onnipotenza di oggi.

Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Il lebbroso non vuole che Gesù si sottragga all’uso santo della sua onnipotenza e chiede con umiltà e delicatezza. Ma anche Gesù chiede a lui di vedere la guarigione come un esaudimento di una richiesta di preghiera e per questo lo invita a non divulgare l’avvenuta guarigione. Il lebbroso purificato deve tenere nascosta la cosa per sé, perché se domani il Padre gli dirà di non purificare alcun altro lebbroso, Lui dovrà obbedire. Quanti verranno, non verranno con la stessa umiltà. Non saranno disposti ad accogliere un rifiuto ed allora la sua missione potrebbe ricevere un danno, anziché un bene. Per questo motivo tutto dovrà rimanere nel più assoluto nascondimento. Il comando di Gesù è rimasto inascoltato. Quell’uomo, appena si allontanò da Gesù, si mise a proclamare e a divulgare il fatto. Quali furono i risultati? Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città. Anche se rimaneva in luoghi isolati,  venivano a lui da ogni parte. Sempre lo Spirito Santo gli manifestava vie nuove per situazione nuove.

Anche per ogni missionario di Gesù si pone la stessa questione teologica e morale. Lui è mandato nel mondo colmo di Spirito Santo con i poteri che Cristo Signore gli ha donato. Può servirsi dello Spirito Santo e dei poteri di Gesù dalla sua volontà o è obbligato a sottoporli sempre alla volontà del Padre? Il potere per il potere è idolatria. Il potere sottomesso sempre all’obbedienza a Dio è redenzione e salvezza. Cristo Gesù, onnipotente per natura e Persona divina, sempre ha sottomesso il suo potere alla divina volontà del Padre. Nonostante fosse sempre tentato da Satana e dagli uomini perché lo usasse dalla sua volontà, mai Lui è caduto in tentazione. Lui è dal Padre.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci dalla volontà di Dio.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 1, 40-45
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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