Commento al Vangelo del giorno – 9 Febbraio 2018 – Paolo Curtaz

Sospira, il Signore, vedendo l’opera del male che agisce nella vita dell’uomo. Sospira davanti ad ogni ammalato. Anzi, l’evangelista Marco osa di più: davanti a certe situazioni il sentimento provato da Gesù è una rabbia contenuta.

Non è contento nel vedere quanto male può fare il male, quanto dolore suscita il dolore. E agisce, con discrezione, toccando, accarezzando, sfiorando. No, non abbiamo risposte ai grandi interrogativi sul male e la morte, nemmeno noi discepoli. Ma abbiamo un Dio che si è sporcato le mani, che ha condiviso davvero, sul serio, ogni sofferenza, ogni dolore, ogni abbandono. Sospira e salva, lenisce, guarisce.

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Non come un improbabile guru, ma come il Messia che avanza, facendo arretrare le tenebre e le dolorose conseguenze delle tenebre e del male.

Gesù non ha guarito tutti i sordi e sciolto la lingua di tutti i muti e i segni che ha compiuto ha voluto che fossero al servizio del Regno e nulla di più.

Oggi, nella giornata in cui i malati rivolgono lo sguardo alla madre di Dio e a Lourdes, portiamo i nostri ammalati al Signore, perché imponga loro le mani e dia loro conforto e consolazione.

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 7, 31-37
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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