Commento al Vangelo del giorno – 5 dicembre 2017 – Paolo Curtaz

Beati noi, beati noi! Perché vediamo, perché sappiamo, perché siamo nati qui e ora, perché qualcuno ci ha parlato di Cristo, perché possiamo ancora prepararci al Natale, perché abbiamo la Parola che ci permette di fare un percorso.

Beati noi perché ascoltiamo, perché abbiamo imparato a riconoscere la presenza di Dio nella sua Parola che ritroviamo nella Scrittura e riconosciamo negli eventi. Beati noi, perché molti cercano, e non trovano. Molti si disperano, e non cercano. Molti hanno desiderato ma non hanno saputo indirizzare il proprio desiderio. Beati noi che abbiamo ricevuto l’annuncio e sappiamo che Dio ci ama e che ha il volto straordinario di un padre/madre così come Cristo ce lo ha raccontato.

Un Dio che si rivela agli sconfitti, agli ultimi, ai semplici, un Dio accessibile, un bambino da stringere fra le braccia, un neonato che sorride. Beati noi che abbiamo ricevuto ancora la possibilità di iniziare un cammino, che ancora sappiamo aspettare, che ancora desideriamo. Perché questo cammino ha una meta, questo desiderio ha una pienezza, questo percorso ha una nascita interiore da vivere.

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 10, 21-24
Dal Vangelo secondo Luca

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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