Commento al Vangelo del giorno – 21 Settembre 2018 – don Mauro Leonardi

L’incontro con Gesù restituisce all’uomo la sua piena dignità: la capacità di non abbassare lo sguardo verso beni di idolatria ed egoismo per alzarlo verso la vita vera , la gioia piena: ma perché accada questo miracolo occorre sempre un’azione di grazia che ama e sceglie e ti chiama per nome: Matteo la vive e la ricorda con commozione in questa lettura

Poesia

Stai con me

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Dopo essere stati immersi nella luce.
È difficile tornare nell’ombra.

Dopo essere stati così in alto, in cima.
È difficile tornare a valle, scendere.

Dopo aver sentito parlare Dio.
È difficile capire la voce di un uomo.
È difficile credere a parole nuove, che parlano di risurrezione.
Quando la morte sembra così lontano, vogliamo il nostro elenco di nomi.
Vogliamo la certezza dei fatti che ci hanno tramandato.
Vogliamo la chiarezza della storia che conosciamo.
Vogliamo le risposte che già conosciamo ai nostri perché.

Cosa vuol dire?
Cosa vuoi dirmi?
Solo stando con te, io credo.
Io capisco.
Io amo.
Stai con me.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 9, 9-13
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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