Commento al Vangelo del giorno – 17 maggio 2017 – don Mauro Leonardi

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In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». Gv 15, 1-8

Commento al Vangelo

Gesù ci ripete di rimanere in lui. Perché non è facile rimanere in lui: significa accettare di essere noi stessi, con la nudità dell’umiltà che è anche fiducia ed abbandono. Come Gesù che sa di essere vite. Ma di aver bisogno del Padre che è suo agricoltore.  Essere sé stessi significa rimanere nella filiazione divina e nutrirsi del suo amore, donandolo al prossimo con la medesima gratuità con cui si è ricevuto.

Poesia

Lo hai ripetuto sette volte.
Rimanere.
Rimanete.
Sette volte.
Rimanere è il verbo dell’amore.
Rimanere è il verbo della vita.
Rimanere è il nostro verbo.
Il mio.
Il tuo.

Rimanere.
Anche se la vita taglia.
Pota.
E fa male.

Rimanere.
E attendere il tempo dei frutti.
E attendere il tempo.
Fidarsi.

Rimanere in te.
E tu in me.
Perché tralcio e vite sono vivi se uniti.

Rimanere per poter vivere.
Senza te nulla.
Senza me nulla.

Rimanere in te per non seccare.
Vita mia.

Rimanere in te.
Colma di parole.
Pura.
Esaudita.

Rimanere in te.
Ed essere la gloria di Dio.

Senza te, solo morte, fuoco, aridità.
Senza te, niente vita.

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don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
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Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys

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