Commento al Vangelo del giorno – 16 settembre 2017 – don Mauro Leonardi

La verità si basa sull’amore: nessuno può essere diverso dalla propria natura più intima, così come il bene e il male sorgono da ciò che il cuore sovrabbonda.

Non si può invocare il Signore se il cuore non batte quando chiamiamo il Signore: ed è per questo che chi ascolta la Parola e la mette in pratica è come colui che fonda la propria casa sulla roccia: perché il fondamento della Legge è l’amore. Come della speranza e dell’attesa che lega la Legge ed i profeti.

Poesia

Amore mio ti do la mia bocca.
Ascoltala
Di cosa trabocca?
Cosa passa da lei?
Da quale cuore escono le mie parole?
Da quale cuore escono le mie parole?
Amore mio ti do il mio cuore.
Fanne tesoro.
È vuoto?
Riempilo di te.
Ci sono cose cattive?
Svuotalo.
Riempilo di te.
Gesù mio.
Amore mio.
Signore mio.
Sono parole che escono da una bocca.
La mia.
Sono come frutto.
Ti do le mie parole da mangiare.
Voglio siano buone.
Parole buone da cuore buono.
Vengo a te amore mio.
Ti ascolto Signore mio.
Riempi il mio cuore.
Fallo tesoro.
Sovrabbonderò di te.
Dalla mia bocca saranno solo frutti di te.
Buoni.
Le mie parole e le tue.
Quello che fai entrare dentro di me è seme.
Seme di albero buono.
Metti il tuo seme in me.
Nel cuore.
Tesoro preziosissimo.
I suoi rami come fondamenta.
Salda come un albero.
Come una casa.
Radici dal tuo seme.
Parole dal mio cuore pieno di te.
Come frutti buoni.
Apro la bocca e tutto esce dal cuore.
Pieno di te, tesoro mio.
Come frutti che puoi cogliere, mangiare.
Perché buoni.
Da albero buono.
Solido.
Perché seminato da te.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia.
Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande». 
Lc 6,43-49
don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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