Commento al Vangelo del giorno – 13 dicembre 2017 – Paolo Curtaz

 Andiamo a lui, cercatori di Dio. Andiamo a lui, noi che desideriamo davvero vivere il suo vangelo nonostante il nostro limite. Andiamo a lui per riformare la Chiesa a partire da noi stessi. Andiamo a lui per ridare speranza al mondo, per incendiarlo d’amore.

Andiamo a lui perché il mondo occidentale sta morendo, strangolato dalle regole che ci siamo imposti, soffocato d’egoismo e di benessere. Andiamo a lui come hanno saputo fare i pastori, i poveri del tempo, e i magi curiosi per natura. Andiamo a lui proprio perché sentiamo la fatica e l’oppressione di un mondo irrigidito e polemico, giudicante e feroce. Andiamo al Signore con leggerezza e verità, con passione e speranza, con fiducia e gioia interiore.

Andiamo a lui perché lui solo può colmare la nostra sete di bene, il nostro grido di luce intima ed assoluta. Andiamo a lui in questo percorso di avvento che ci permette di ridefinire quale Dio vogliamo far nascere nella nostra vita. Andiamo a lui proprio perché sappiamo che lui solo può darci sollievo e ristoro. La fede è cammino, dinamismo, cambiamento. Se restiamo dove siamo non incontreremo Dio. Andiamo!

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 11, 28-30
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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