Commento al Vangelo del 7 Aprile 2020 – Servizio Pastorale Giovanile di Pompei

«Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte».

E adesso dove vai, Giuda? Che farai? Torna indietro. Spalanca il tuo cuore al Maestro, gettati ai suoi piedi. Implora perdono. Afferrati alle sue ginocchia. Non avanzare nel buio di questa notte infame. Hai bisogno di luce, di calore, dell’abbraccio dell’Amico. Sei deluso, ferito. Dona al Signore le tue pene. Fatti coraggio, osa, torna sui tuoi passi. Piangi.

Non ti vergognare. Gesù è l’aria fresca che respiri all’alba, il sangue che ti pulsa nelle vene, il cuore che ti batte in petto. Fratello Giuda, essere traditi è lacerante. Quando la persona che ti vive accanto sta pensando a un altro mentre abbraccia te; quando l’amico al quale hai affidato il cuore lo scaraventa nel fango e lo calpesta; quando i poveri che dicevi di servire sono serviti a te per avanzare nella carriera.

Quando la Chiesa, stupenda sposa di Cristo, viene insozzata dal tuo peccato. Gesù ha voluto sperimentare anche questo dolore immane. Non so, fratello, se gli hanno fatto più male i flagelli e chiodi o quel bacio che gli imprimesti in viso quella notte. So solo che se avesse potuto ti avrebbe sbarrato il passo. Non ti avrebbe consentito di varcare quella soglia. Fidati, Giuda. Dopo il cocente scandalo della croce verrà l’alba radiosa della resurrezione.


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