Commento al Vangelo del 24 ottobre 2017 – don Mauro Leonardi

L’attesa del redento non è mai passiva aspettativa di una provvidenza che cala dell’alto eliminando ogni nostra iniziativa e libertà ma è un’attesa operosa, piena di impegno, lavoro, speranza per realizzare pienamente sé stessi, per poi uscire da sé e trovare Gesù e portarlo agli altri.

Poesia

Vieni quando vuoi, amore mio.
Chiama quando vuoi, amore mio.
Sono pronta. Pronta ad alzarmi.
Con le vesti pronte.
Pronta a guardarti.
Con le luci accese.
Pronta dietro la porta.

Un’altra beatitudine.
Un’altra beatitudine sull’amore.
L’amore rimane sveglio.
L’amore sa solo attendere.
L’amore ha un solo vestito.
Quello per servire.
Quello per essere pronta all’amore.
Un vestito espugnabile.
Che si può alzare.
Per correre quando arrivi.
Per inginocchiarsi quando sei con me.
Un’altra beatitudine sull’amore.
L’amore che arriva di notte per trovare una luce accesa.
La mia.
Perché sono io la tua alba, amore mio.
Un’altra beatitudine sull’amore.
Che arriva e mi trova sveglia.
Perché per chiudere gli occhi aspetto te.

Sei tu l’amore mio.
L’unico per cui sono sempre pronta.
L’unico per cui c’è sempre luce nella mia vita.
Sempre sveglia.
Sempre dietro la porta.
La veste tirata su.
La luce nella lampada.
Vieni.
Sono pronta.
Per amore.
Per essere amata.
So solo attenderti.
Dammi questa beatitudine

Posso rimanere a casa.
Pronta.
Già vestita.
Con la luce pronta.
Solo se so che torni.
Solo se so che mi ami.
Posso aspettare se so che torni.
Perché l’amore torna.
E appena bussa.
L’amore apre.
Perché l’amore è pronto.
Bella questa beatitudine.
La beatitudine dell’amore che torna e trova l’amore che lo aspetta.
Bella questa beatitudine.
La beatitudine dell’amore che aspetta l’amore che torna.

Questo l’amore fa.
L’amore dà.
L’amore prende.
L’amore dona il suo sonno.
Dona la sua luce.
E attende.
E poi sa prendere.
Sa sedersi e attendere che tocchi a lui, sentire l’amore ai suoi piedi, sui suoi piedi.
Questo l’amore fa.
Prende e dà, in casa, con le vesti che lasciano liberi, con la luce che illumina, con le mani che accarezzano.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 12, 35-38
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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