Commento al Vangelo del 20 Febbraio 2018 – don Mauro Leonardi

La preghiera non è una sequela di richieste ma il concreto abbandono che noi facciamo alla volontà del Padre e al suo amore.

Per questo è una preghiera che non usa mille parole, ma chiede le cose che chiedono i bambini: la sicurezza di sapersi abbracciati e per questo il Padre è nostro; la sicurezza di trovare sempre la persona cui più vogliamo bene; la sicurezza di poter chiamare il Padre per nome, di essere nutriti, perdonati, liberati ed educati ad avere per gli altri lo stesso medesimo amore nel quale siamo stati nutriti.

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Poesia

A volte prego con parole vuote.
Sono tante.
Una dietro l’altra.
Parole belle ma vuote.
Parole esatte ma vuote.
Parole giuste ma vuote.
Parole forti ma vuote.
Parole vuote che tu non ascolti.

A volte prego con te.
Tu sei la mia parola.
Tu sei la mia preghiera.
Tu sai chi sono.
Tu sai di cosa manco.
Tu vuoi la mia vita.
Insegnami parole di vita.
Insegnami una preghiera che contenga tutta la vita.

La preghiera più bella, più tua, più mia.
Inizia con la parola Padre.
Perché la preghiera genera.
Genera vita.
Genera lode.
Genera perdono.
Genera amore.
O non è preghiera.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 6, 7-15
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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