Commento al Vangelo del 17 Marzo 2018 – don Mauro Leonardi

Gesù crea dissenso e i pensieri di molti cuori vengono rivelati: spesso i sacerdoti, eruditi della Scrittura, non riconoscono il volto di Cristo; invece guardie romane, pagani rozzi ed aggressivi arrivano a comprendere che mai un uomo ha parlato come Lui. Crede in Gesù anche Nicodemo, perché non fa riferimento ad un libro, ma alla conoscenza vera del Signore, delle sue parole, delle sue opere.

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Poesia

Se quello che ascolto da te.
Se la tua parola.
Se la tua voce.
Se quello che so di te.
Mi riempisse il cuore.
Invece di gonfiarmi la testa, l’orgoglio.
Ti riconoscerei.

Sanno tanto di te.
Hanno letto.
Hanno imparato.
Sono tutte cose giuste e vere.
Ma si perdono.
Dal sapere al conoscere.
Dalla parola alla carne.
Da Cristo a te.
Si perdono.
E invece di chiedere.
E invece di tacere.
Vogliono uccidere.

Vorrei mettere le mani su di te.
Come tu hai fatto con me.
Ma per liberarmi non per imprigionarmi.
Amore mio, ferma le loro mani.
Donami mani.
Che liberano.
Che amano.
Mani da indossare come carezza.

Sei un uomo che ferma le guardie.
Armato solo di parole.
Sei un uomo che fa cadere le mani che vogliono afferrare, arrestare.
Le mani, le armi, si abbassano da sole davanti a te.
La legge, la scrittura si abbassa da sola davanti a te.
E diventa parola sulla tua bocca.
Nessun inganno.
Solo incanto.
Solo pace.
E le guardie tornano indietro.
E le armi si abbassano.
E leggi e scrittura non bastano più da sole.
Dalla terra.
Da qualsiasi terra.
Non sorge nulla.
Nulla di definitivo.
Nulla che basti.
Ogni terra.
Ogni legge.
Ogni profeta.
Ogni scrittura.
Ora passa attraverso di lui.
Mai un uomo ha parlato così.
Mai un uomo è stato tutto, tutto, tutto.
Come sei tu.

Non c’è da studiare di più.
Quello che sapete è vero, giusto,buono.
Non c’è da studiare di più.
C’è da stare qui, con lui.
Nessun inganno.
È la verità.
È l’amore.
È la vita.
Non ho patria, paese, casa.
Se non dentro di me, di te.
Non tornare a casa tua.
È qui.
È tutto qui.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 7, 40-53
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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