Commento al Vangelo del 15 Marzo 2018 – don Mauro Leonardi

La verità non può essere trovata in un compiaciuto ripiegamento su se stessi: a causa di ciò i farisei che scrutano le Scritture, non hanno compreso che Dio si è fatto carne ed è di fronte a loro.

La verità emerge sempre da una relazione d’amore che è fecondità ed umiltà: come Giovanni Battista ha dato testimonianza a Gesù e Gesù, una volta morto Giovanni, ne ha ripercorso vita e parole, così il Padre e il figlio si rivelano reciprocamente: e non si tratta di una rivelazione astratta e fatta di parole, ma di vita, di opere, di memoria.

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Poesia

Fammi alzare il viso verso di te, Gesù mio.
Occhi negli occhi io e te.
A sentire l’aria che esce per quanto siamo vicini.
Voglio il tuo volto.
Voglio la vita.
Voglio la tua vita.
Fammi alzare il viso, Gesù mio.
Chiamami.
Se vuoi leggimi anche le cose di Mosè, quelle scritte su di te.
Ma le voglio udire dalla voce tua, dalla bocca tua, dalle tue mani.
Alzami il viso, Gesù mio.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 5, 31-47
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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