Commento al Vangelo del 14 marzo 2018 – Paolo Curtaz

Molti sono scettici rispetto al fatto che Gesù sia Dio. Sostengono che sono stati i discepoli a divinizzarlo (nel paese più monoteista della storia la vedo grigia), che Gesù era solo un buon uomo che ha avuto la sfortuna di incappare in una banda di delinquenti, noi.

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Un grande uomo, un grande profeta, un coerente che ha pagato con la propria vita le sue convinzioni. Così pare. E, invece, i vangeli testimoniano che la ragione principale per cui Gesù è stato ucciso è proprio la sua presunzione di chiamare Dio come Padre, facendosi uguale a Dio.

Noi crediamo che Gesù è il Figlio di Dio, lo professiamo manifestazione del Padre. Perciò non dobbiamo più cercare altrove le risposte: Gesù ci ha definitivamente manifestato chi è veramente Dio. Non un despota capriccioso o indifferente che si fa gli affaracci suoi dall’alto della sua potenza, ma un padre che ha a cuore i suoi figli, che li accudisce.

Oggi Gesù dice che credere che lui è il rivelatore del Padre ci dona la vita eterna, cioè una vita piena che è già iniziata, una vita intensa e colma di senso che non avrà mai fine. Conoscere il Dio di Gesù ci fa passare dalla morte alla pienezza di vita.

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 5, 17-30
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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