Biblioteca Francescana – Commento al Vangelo del 27 Febbraio 2020 – Mc 9, 14-29

Le esigenze della sequela che il vangelo ci invita ad abbracciare sin dall’inizio della quaresima partono da un presupposto fondamentale: poiché Dio ci ha tanto amato sino a dare se stesso per noi e per la nostra salvezza, poiché egli ha stretto con noi un’alleanza continuamente rinnovata, proprio per questo egli può chiederci di corrispondere al suo amore con tutto lo slancio di totalità di cui il nostro cuore è capace.

Un amore a metà non è amore, un amore a tempo non è amore, un amore di comodo non è amore! Quando il nostro cuore ama solo un po’, senza donarsi interamente, ci troviamo divisi: siamo noi stessi a scegliere di vivere a metà e, proprio per questo, scegliamo di non vivere.

Dal Calendario del Patrono d’Italia 2020 – Ed. Biblioteca Francescana


Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 9, 22-25 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?». Parola del Signore

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