Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 8 Febbraio 2020

Gli apostoli, amici di Gesù

Oggi ci domandiamo: che tipo di persone erano gli apostoli? In poche parole, si potrebbe dire che erano “amici” di Gesù. Li elesse perché rimanessero con Lui, e nell’ultima cena li chiamò “amici”. Furono, e poterono essere, apostoli e testimoni di Cristo perché erano suoi amici, perché lo conoscevano a partire dall’amicizia , perché erano vicini a Lui, come vediamo nel Vangelo di oggi.

Erano uniti in un legame di amore vivificato dallo Spirito Santo. Lo Spirito, lo Spirito Santo, è chi vivifica. Egli è Colui che vivifica il nostro rapporto con Gesù Cristo, in modo che non sia solo esteriore: sappiamo che Gesù è esistito e che è presente nel Sacramento dell’Eucaristia (fonte e culmine dell’amicizia con Gesù Cristo), ma trasforma questa presenza in una intima relazione, profonda, di amicizia personale.

“Rimanete nel mio amore, e darete molti frutti”: ascoltiamo questa voce. Cristo non l’ha detto solo 2000 anni fa, Egli vive e ce lo dice nuovamente ogni giorno e ogni ora.

Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Erano come pecore che non hanno pastore.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 6, 30-34 In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Parola del Signore

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