Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 29 Dicembre 2021

552

Cristo, “mistero di redenzione”

Oggi, il Vangelo ci presenta Maria nel gesto dell’offerta incondizionale di suo Figlio nel Tempio. Lì appare Simeone come portatore di un’antica speranza, e lo Spirito del Signore parla al suo cuore. Per questo può ammirare a Colui il quale molti profeti e re avevano desiderato vedere: Cristo, luce che illumina le nazioni.

Simeone riconosce in quel Bambino, al Salvatore, pero intuisce –grazie allo Spirito Santo- che attorno a Lui girerà il destino dell’umanità, e che dovrà soffrire molto per causa di di quelli che lo ripudieranno; proclama la sua identità e la sua missione come il Messia, con le parole che compongono uno degli inni della Chiesa nascente: il “Nunc dimittis” (“Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace”). Avendo “toccato” la salvezza, l’entusiasmo è così grande, che per Simeone, vivere o morire è la stessa cosa.

-La prima persona associata a Cristo nel cammino della fede provata e del dolore condiviso, è sua madre, Santa Maria.


Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net