Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 11 Febbraio 2020

Gesù, l’interprete profetico della “Legge di Mosè”

Oggi, Gesù denuncia gli scribi ed i farisei per afferrarsi indiscriminatamente alle “tradizione degli antenati”. Gesù non è un ribelle ne un liberale, ma l’interprete profetico della legge di Mosè: non la sopprime, ma le dà soddisfazione, richiedendo una giustificata responsabilità morale (perché le leggi non sono buone perché siano, semplicemente, tradizione). Isaia e altri profeti avevano già fatto la stessa denuncia.

Nella “Torah” distinguiamo: 1) una “giurisprudenza”, adatta alla Israele storica, ma con riserva di modifiche, 2) i “principi fondamentali” della legge divina, con cui le norme pratiche -d’Israele e tutti i popoli- devono essere confrontate, sviluppate e corrette. Gesù non propone nulla di strano quando confronta le norme giuresprudenziali pratiche sviluppate nella “Torah” alla volontà pura di Dio come la “maggior giustizia” che si aspetta dei figli di Dio.

Gesù, come il “Prescelto”, come il profeta che è con Dio stesso “faccia a faccia”, chiede il massimo rispetto della “Torah”.

Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini
Dal Vangelo secondo Marco Mc 7, 1-13   In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti ,quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».   Parola del Signore

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