Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 4 Giugno 2022

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Commento al Vangelo di oggi

“Se io fossi Dio, farei le cose in maniera diversa”. Quante volte ci lasciamo trasportare da questo pensiero! Un po’ come fa in questo Vangelo Pietro, che interroga Gesù su che cosa sarà del futuro del discepolo. Come Pietro anche noi stiamo sempre a sindacare l’operato del Signore, mossi dalla nostra superbia e dalla tentazione di ritenerci perfetti… Ma i pensieri di Dio non sono i nostri pensieri, e le nostre vie non sono le Sue vie!

Il Signore dice a Pietro e a noi: “Tu seguimi e poi comprenderai”. Ecco qui la grande tentazione nella vita del discepolo di Gesù: Signore, prima fammi comprendere perché vuoi che io obbedisca alla tua parola e poi farò la tua volontà. In fondo, Signore, non mi fido appieno di te, ho bisogno di contare sulle mie forze, sulle mie certezze, e devo conoscere prima ogni cosa per poter scegliere di seguirti. Ma il Signore non mente, non c’inganna: vuole solo il nostro bene, e Lui solo sa quello che è davvero il nostro bene. Il Signore chiamandoci a seguirlo chiede la nostra piena e totale fiducia. Chiediamo a Maria di aiutarci a pronunciare con fiducia e abbandono il nostro “Sì” quotidiano a Dio: sarà Lui a sostenerci e a trasformare le nostre paure in gesti di coraggio. Chiediamo a Lei di insegnarci l’umiltà.

Per riflettere

Sono davvero testimone di verità? Amo essere guardato dagli altri e apparire come un perfetto cristiano? Quando mi trovo a prendere una decisione, prego? Di fronte a delle scelte, prendo in considerazione che esista un desiderio di Dio per il mio bene o conto unicamente sulle mie forze e sulla mia capacità di organizzarmi da solo la vita?

Preghiera finale

Ave Maria, donna della fede, prima dei discepoli!

Vergine Madre della Chiesa,

aiutaci a rendere sempre ragione della speranza che è in noi,

confidando nella bontà dell’uomo

e nell’amore del Padre.

Insegnaci a costruire il mondo dal di dentro:

nella profondità del silenzio e dell’orazione,

nella gioia dell’amore fraterno,

nella fecondità insostituibile della Croce.

(Giovanni Paolo II)


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi