Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 4 Aprile 2022

471

«Voi non conoscete né me né il Padre mio». Anche i credenti più zelanti possono non conoscere Dio. Quel che dice Gesù ai farisei, infatti, è che credono di conoscerlo, ma quel che difendono è un idolo che loro stessi si sono creati.

Questo impedisce loro di vedere e comprendere ciò che accade di fronte ai loro occhi. Cristo, in tal senso, si pone come tramite e mediatore tra coloro che pensano di aver conosciuto il Padre, senza averlo mai compreso, e la conoscenza autentica di Dio. Gesù si annuncia dunque come intermediario tra gli uomini e il Padre e nella sua identità incarnata passa l’opportunità di salvezza.

Anche noi vogliamo spesso farci interpreti ultimi di una verità che non possediamo; riteniamo di avere l’ultima parola su chi, come noi, è alla ricerca di una comprensione più profonda e vera. Fondiamo allora in Cristo Gesù e nella sua testimonianza la nostra fede, nel Vangelo la nostra speranza condivisa, senza cedere alla tentazione di poter dire tutto di e su Dio.


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Monica e Giuseppe Lami
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi