Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 3 Maggio 2021

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Oggi si celebra la festa degli apostoli Filippo e Giacomo e il brano del Vangelo è quasi identico a quello che abbiamo meditato il primo giorno del mese. C’è una differenza, nell’incipit, lieve ma non irrilevante! Il testo odierno inizia infatti con la ben nota esclamazione di Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita”, seguita dalle rivelazioni del Maestro riguardo il suo rapporto con il Padre e poi dalla richiesta di Filippo.
Ciò che Gesù afferma di se stesso è di straordinario valore per il credente. Gesù è via al Padre, perché ne rivela il volto autentico. Dio, la sua essenza, la sua sapienza, la sua maestà non sono direttamente accessibili all’uomo. Ma il cristiano sa che è possibile afferrare qualcosa della sua natura. La vita, l’insegnamento, i miracoli di Gesù, e soprattutto la sua morte in croce rivelano che l’amore è l’essenza stessa di Dio, che possiamo rivolgerci a Lui come a un padre, chiamandolo addirittura “papà”, “babbo”. Nessun altro, né prima né dopo, si è mai spinto a tanto.

Gesù non è solo via, cioè un mezzo, per quanto ineguagliabile, per arrivare a Dio. Nel percorso di fede, tante persone hanno fatto il primo passo, anche se forse non quello decisivo, grazie alla testimonianza di altri fratelli, che per essi sono quindi stati “via”. Gesù solo però è anche Verità. Conosciamo fin da piccoli che offendere la verità (dire le bugie…) è una mancanza contro l’ottavo comandamento. Crescendo, capiamo che la mancanza di verità nelle relazioni umane è la prima sorgente di incomprensioni, dissidi, odio, guerre. E questa è proprio l’assenza di Dio. Dove invece Egli regna, le relazioni umane hanno il profumo di condivisione, benevolenza, bellezza, amicizia, amore. Lì c’è la Verità.

Gesù poi è Vita. Prudenza va esercitata qui per non attribuire a questo termine, “vita”, un significato tecnico, perché su questo si innestano molte e gravi contraddizioni del pensiero debole. La Vita che Gesù è venuto a portare in abbondanza (Gv 10, 10) è la vita eterna, è la stessa conoscenza di Dio (Gv 17, 3) che è possibile solo attraverso la conoscenza di Gesù. È una pienezza di vita che possiamo solo immaginare: “Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano” (1 Cor 2, 9).

Per riflettere

Se la nostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei… Che cos’è, se non la Verità di Dio, che nel segreto della nostra coscienza ci fa comprendere che essere impeccabili di fronte alla legge non basta?

Preghiera finale

Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.
Mostrami, Signore, la tua via,
perché nella tua verità io cammini;
donami un cuore semplice
che tema il tuo nome.
(Salmo 85)


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi