Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 28 Novembre 2021

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Gesù ci esorta a individuare i pericoli mondani (dissipazioni, ubriachezze, eccetera) che portano alla rovina di tutta un’esistenza, perché la svuotano di ciò che la rende sensata, piena, degna di essere vissuta dinanzi a Dio e agli uomini. I cuori non devono appesantirsi, non devono lasciarsi distogliere dalla loro finalità spirituale, perseverando nella vigilanza e nella preghiera.

Se lo perdiamo di vista, il giorno del Signore giungerà come un “laccio”, che imbriglia e blocca la situazione in cui ci troviamo, senza permetterle più di cambiare, e saremo quindi esposti a un giudizio di condanna. È questa la grande occasione di conversione che ci offre il tempo liturgico dell’Avvento in cui entriamo.

Per riflettere

Accolgo il ripetuto invito del Signore a vigilare pregando o, invece, sono distratto e disattento nella conduzione della mia vita, senza attendere alcun Salvatore?

Preghiera finale

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.


AUTORI: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi