Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 27 Luglio 2021

450

I discepoli approfittano di un momento di intimità per tornare su ciò che non hanno capito della parabola e farla risuonare ancora una volta. Gesù, allora, si mette a spiegare la Parola appena annunciata. Possiamo già notare una cosa importante: il Signore ci aspetta sempre ed è paziente verso le nostre rigidità di mente e di spirito. Approfittiamo dei momenti di intimità con Lui, troveremo un Dio disponibile, aperto a farsi capire da noi.

Nella sua spiegazione, Gesù parla in modo chiaro, ma usa anche termini molto duri. La parabola della zizzania mostra la pazienza misericordiosa di Dio, che in tutto il suo amore per la spiga di grano buono non si lascia spaventare e distrarre dalla presenza dell’erbaccia attorno. Ma parla anche di noi e delle nostre azioni, e Gesù ce lo dice chiaramente. Ci invita, senza mezzi termini, a non approfittare della misericordia del Padre verso le nostre mancanze per lasciar crescere i germogli piantati dal maligno. Al contrario, chi riconosce di avere radici nel terreno reso fertile dalla misericordia ricevuta non può che essere fecondo e rendersi partecipe alla moltiplicazione del bene. E allora sarà grande il premio nel regno dei Cieli!

Per riflettere

Non appena ti levi dopo il sonno, subito, in primo luogo, la tua bocca renda gloria a Dio e intoni cantici e salmi, poiché la prima preoccupazione, alla quale lo Spirito si apprende fin dall’aurora, esso continua a macinarla, come una mola, per tutto il giorno, sia grano sia zizzania. Perciò sii sempre il primo a gettar grano, prima che il nemico getti la zizzania. (Padri del Deserto)

Preghiera finale

Custodire la Parola:
ecco il segreto della fecondità.
Custodire
la parola di Dio nel cuore,
tra i pensieri,
nell’aggrovigliarsi dei desideri…
Insegnaci, Signore Gesù,
a custodire la tua Parola
e a non disperdere quella vita che sparge in noi,
a non sprecare la sua vitalità.
Insegnaci a far nascere ogni gesto, ogni scelta,
ogni parola dal suo ascolto attento,
perché come Luce possa brillare,
illuminando il mondo, le relazioni,
noi stessi, gli altri.
Amen.
(Suor Mariangela Tassielli)