Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 27 Febbraio 2021

Medita

Per la mentalità del tempo (e purtroppo molto anche di oggi) non c’era nessun problema nel fatto che una persona odiasse il suo nemico. Gesù discorda e coerentemente nell’ora della sua crocifissione osservò ciò che predicò. Mentre lo inchiodavano alla croce amò i soldati che lo uccidevano. Guardando quei soldati, Gesù sentì dolore e pregò per loro e per tutti. Li scusa: “Non sanno cosa stanno facendo”. Li sente fratelli, li ama.

Le parole di Gesù mirano a cambiare il sistema della convivenza umana, il vero amore non può dipendere da ciò che ricevo dall’altro. L’amore deve volere il bene dell’altro indipendentemente da ciò che lui fa per me. Perché così è l’amore di Dio per noi.

Per riflettere

Amare i nemici. Sono capace di amare i miei nemici? Gesù, nell’ora della sua morte, amava il nemico che lo uccideva.

Preghiera finale

Benedetto il tuo volto,
se sul tuo volto sai accettare
un po’ di lacrime altrui.
Benedette le tue mani,
se le tue mani sanno accettare
il lavoro di un fratello.
Benedette le tue labbra,
se hanno saputo trasmettere
un messaggio d’amore
e sanno baciare un nemico.


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

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