Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 26 Febbraio 2020

Medita

Oggi inizia la Quaresima, un tempo nel quale siamo chiamati a convertirci dallo Spirito al Vangelo della vita. Quando facciamo l’elemosina, quando preghiamo, quando digiuniamo, quando ci mettiamo in relazione con Dio, con le cose, con le nostre povertà e quelle degli altri non siamo ipocriti, non fingiamo! Non ricerchiamo la ricompensa nel giudizio degli uomini: l’immagine di noi, il nostro orgoglio sono già stati appagati. Invece, proviamo a metterci in relazione con il cuore puro, retto, vero, umile, esprimendo la gioia di sentirci figli di quel Padre che vede nel segreto e lì, nel segreto del nostro cuore, accogliamo la ricompensa che solo Lui sa dare.

Rifletti

Confessiamo al Signore le nostre colpe; mostriamo a Lui e solo a Lui il nostro cuore contrito e sinceramente pentito. Le opere che poi facciamo siano il frutto di una vera conversione, facendo della nostra vita una elemosina di vera carità.

Prega

Confessiamo al Signore le nostre colpe; mostriamo a Lui e solo a Lui il nostro cuore contrito e sinceramente pentito. Le opere che poi facciamo siano il frutto di una vera conversione, facendo della nostra vita una elemosina di vera carità

Fonte: Ascolta e Medita – Febbraio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 6,1-6.16-18 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». Parola del Signore

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