Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 25 Aprile 2020

Medita

Oggi leggiamo la breve sintesi di Marco riguardo il “commiato” di Gesù agli undici, la sua Assunzione al Cielo e l’inizio della predicazione apostolica. Ritroviamo, sotto la consueta, sobria angolatura del secondo evangelista, l’avvertimento sulla condanna che un uomo o una donna si auto-infliggono quando, coscientemente, si escludono dalla comunità dei credenti, rifiutando l’amore e la salvezza portata dal Signore Gesù.
E chi crede? Chi crede opererà dei segni. La natura di questi segni potrà anche essere tale da strabiliare? Sì, questo non è escluso per principio né per concessione agli spiriti troppo razionali; molti santi, noti e meno noti, di segni inspiegabili ne hanno compiuti eccome. Ma il segno ordinario, che possono dare tutti i credenti, consiste nel portare al mondo la gioia che nasce dal’incontro con Cristo. Chi crede non si arresta davanti al male morale e fisico, non davanti a chiusure e incomunicabilità e neppure di fronte ai tanti veleni che distruggono ogni possibilità di relazione fra i gli uomini.
Ora gli apostoli sono pronti. La forza della resurrezione, sulla quale non nutrono più alcuna riserva, e  lo stesso insegnamento del Cristo risorto illuminano anche tutta la precedente preparazione compiuta in loro dal Maestro. Ora il Signore può salire al Padre, ma manderà ancora un aiuto, perché sa che troppo grande è la debolezza degli uomini: lo Spirito di verità che accompagnerà il cammino della Chiesa nel mondo e nei secoli. Gli apostoli partono, ognuno verso mete diverse e lontane. Chissà quanto umano dolore nel doversi separare; ma chissa quanta gioia dalla consapevolezza di esesere pronti a dare la vita per annunciare Cristo, unica fonte di salvezza.

Rifletti

Ho consapevolezza della mia missione di credente? Non prendere in mano serpenti velenosi, non bere intrugli tossici, ma portare “amore dov’è odio, perdono dov’è offesa, fede dov’è discordia”.

Prega

Spirito Santo, che abiliti alla missione,
donaci di riconoscere che, anche nel nostro tempo,
tante persone sono in ricerca della verità sulla loro esistenza e sul mondo.
Rendici collaboratori della loro gioia
con l’annuncio del Vangelo di Gesù Cristo,
chicco del frumento di Dio, che rende buono il terreno della vita
e assicura l’abbondanza del raccolto.
(Benedetto XVI)

Fonte: Ascolta e Medita – Aprile 2020 curato da Daniela e Mauro Leoncini – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


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