Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 24 Gennaio 2022

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La parola di Dio ci insegna che la Trinità è formata da tre persone unite e distinte al contempo: Dio padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Dio padre creatore del cielo e della terra; Gesù Cristo, il Figlio unigenito mandato sulla terra come uomo nato da Maria a convertire i cuori; lo Spirito Santo, la terza persona che, come recitiamo nella preghiera del Credo, “è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio… e ha parlato per mezzo dei profeti”.

Un’unità indivisibile quindi, formata dalla stessa sostanza e che opera per il bene degli uomini. È la potenza divina che opera in Cristo a vincere Satana, realizzando così il piano di salvezza del Padre celeste.
È questa unità che Gesù cerca di spiegare agli scribi che ancora una volta dubitano del suo potere affermando che sia posseduto da Belzebù; ma il male non si può combattere con altro male; questo tipo di lotta porterebbe alla rovina. L’ unità di cui parla Gesù invece possiede in sé la forza necessaria per sconfiggere il maligno.

Gli esempi di Gesù della casa e del regno divisi in sé stessi sono attuali, ne possiamo trovare testimonianza in tante realtà più o meno vicine a noi: dove c’è divisione c’è discordia, odio, guerra, cattiveria, violenza…
Dall’unità dei cuori che si lasciano sospingere dallo spirito dell’Amore, invece, germoglia il bene che diventa un’arma potente contro il male, nelle sue varie forme.

Coloro che come gli scribi mettono in discussione il potere di Gesù, che opera e guarisce attraverso lo Spirito Santo, si oppongono all’azione divina e, non riconoscendola, si escludono dalla possibilità di essere salvati

Per riflettere

Non ci servono armi e bombe per portare la pace, tutto ciò di cui abbiamo bisogno sono amore e compassione. (Madre Teresa di Calcutta)


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Angela Castino, Edoardo Cortese, Domenico Coviello
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi