Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 20 Luglio 2021

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Sorprende, in questa come in altre situazioni, la posizione di Maria rispetto a suo figlio. Immaginiamoci Gesù circondato da persone e sua madre che vorrebbe parlargli. Maria non si fa largo tra la folla reclamando un posto privilegiato che, nella nostra logica umana, potrebbe anche meritare. No, perché lei il Figlio di Dio non lo ha accolto una volta sola nel suo “Sì” dell’Annunciazione, ma in ogni passo della sua missione terrena. E così Maria accetta che la vita di Gesù, e anche la sua morte, siano dono per l’umanità intera.

Passiamo invece a considerare quello che dice Gesù. Egli non sta rifiutando sua madre e i fratelli, ma sta estendendo il concetto da famiglia naturale a famiglia spirituale. Ci dice che ogni discepolo è chiamato a diventare madre di Dio, a dargli corpo nella propria vita, nella propria storia. E il modo per entrare in questa relazione profonda è quello di compiere la volontà del Padre. Vediamo quindi che in realtà Gesù non sta affatto “tagliando fuori” sua madre, anzi. Maria infatti è sicuramente parte della famiglia spirituale, in quanto tutta la sua vita è orientata ad agire in risposta alla chiamata Signore.

Noi siamo i discepoli verso cui Gesù tende la mano: siamo invitati a seguire l’esempio di Maria e ad agire secondo quello che il Signore ci chiama a fare, per diventare famiglia in Cristo.

Per riflettere

“Per amarti senza amare prima me / vorrei essere tua madre. / Per vedere anche quello che non c’è / con la forza di una fede. / Per entrare insieme / nel poema del silenzio, / dove tu sei tutto quello che sento”. Queste parole di Roberto Vecchioni non nascono come una preghiera, ma forse oggi potremmo rivolgerle al Signore, che chiama ognuno di noi ad essere sua madre.

Preghiera finale

Signore, insegnaci a non amare noi stessi,
a non amare soltanto i nostri cari,
a non amare soltanto quelli che ci amano.
E non permettere più, o Signore,
che noi viviamo felici da soli.
Facci sentire l’angoscia della miseria universale,
e liberaci dal nostro egoismo.
(Raoul Follereau)


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi