Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 18 Marzo 2020

Medita

…Il capitolo quinto di Matteo ci fa vivere Gesù sulla montagna: le Beatitudini, considerate come il nuovo Decalogo, unite a quel “Voi siete il sale della terra e la luce del mondo”, convocano Israele e proclamano in maniera definitiva la volontà di Dio. Il Signore non porta la novità di un comandamento nuovo, ma una chiave di lettura che esalta  la legge dell’ Amore, senza stravolgere né annullare ciò che è stato donato dal Padre.

Egli  rimane legato a ciò che è antico perché quella Legge parla di Lui. Tutto si compie in Gesù: “la Parola si fa carne e viene ad abitare  in mezzo a noi”, perché anche noi possiamo sperimentare nella nostra storia Gesù stesso, cioè quella legge d’amore che è Verità nella carità. Gesù  testimonia una  legge  salvifica che se non sarà accolta ci priverà di vedere la Bellezza del Regno di Dio.

Rifletti

La legge di Dio non è legge idealistica, ma legge ideale e perfetta, portata a compimento nella carne da Gesù,  perché anche noi possiamo desiderare di viverla attraverso di Lui.

Prega

Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore.
Non commette certo ingiustizie e cammina nelle sue vie.
Tu hai promulgato i tuoi precetti perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti.
Non dovrò allora vergognarmi, se avrò considerato tutti i tuoi comandi.
Ti loderò con cuore sincero, quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi.
Voglio osservare i tuoi decreti: non abbandonarmi mai.
(Salmo 118)

Fonte: Ascolta e Medita – Marzo 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


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