Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 16 Giugno 2022

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Quante volte i nostri comportamenti derivano dal giudizio altrui! Quante volte nella giornata facciamo o diciamo delle cose ben attenti a come saremo giudicati da chi amiamo! È normale che sia così ma Gesù ci chiede, nella fede, nel rapporto con Dio, di assumere un atteggiamento completamente diverso, di praticare la giustizia, l’elemosina, la preghiera e il digiuno lontano dagli sguardi altrui, avendo in mente solo la presenza del Signore.

Il nostro mondo non considera la discrezione e la sobrietà come valori: il Maestro ci ricorda che l’umiltà è essenziale per poter accedere al mondo di Dio, un’umiltà autentica, non depressa, la consapevolezza del proprio valore e dei propri limiti con asciuttezza e disincanto, senso dell’ironia e bonomia. Davanti a Dio non abbiamo bisogno di essere di maniera, diversi da quello che siamo. Possiamo essere noi stessi con tutti i nostri limiti, senza paura di apparire sgraditi ai suoi occhi. Lasciamo che questa Parola ci interroghi sul serio, facciamo il punto della situazione sulla nostra generosità, sulla preghiera personale, sul digiuno che è la rinuncia al superfluo e cambiamo dove c’è da cambiare… (Paolo Curtaz)

Per riflettere

Da oggi quando prego, lo faccio col Padre Nostro. Mi soffermo su ogni espressione, parola, lentamente, meditandolo senza farmi trascinare dalla fretta e dall’abitudine.

Preghiera finale

Padre nostro, che sei nei cieli,

sia santificato il tuo nome;

venga il tuo Regno;

sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano

e rimetti a noi i nostri debiti,

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori;

e non ci abbandonare alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Elisa e Marco Castrucci

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi