Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 1 Giugno 2020

Medita

Gesù ricorda ai suoi ascoltatori che Dio ha amato nell’arco dei secoli il suo popolo, ha compiuto tutte le azioni perché la sua vigna producesse frutti buoni (piantò, circondò, scavò, costruì, diede in gestione). Egli ha atteso con pazienza i frutti, e davanti all’ostilità nei confronti di tanti suoi servi, non ha esitato a mandare il suo unico figlio. Gesù esprime così la sua incarnazione e preannuncia la sua passione: il figlio del padrone della vigna viene condotto fuori dei possedimenti di suo padre, per essere ucciso, così come egli verrà crocifisso fuori dalla città di Gerusalemme. Seppur riconoscendolo come “erede” non lo si accetta, ma se ne rifiuta violentemente l’offerta di salvezza. Eppure, questa offerta è rivolta ad ogni uomo e tutti siamo chiamati a custodire la vigna affidataci dal Signore.

Rifletti

Come custodisco la vigna che il Signore mi ha affidato?

Prega

O Gesù, sono stato scelto da Te
per compiere questo lavoro,
un dovere quotidiano attraverso il quale
raggiungerò la mia santificazione.
Guidami nel realizzare bene il mio operato,
benedicendo la mia mente e le mie mani.
Rendimi paziente nel rapporto con i colleghi,
donami la capacità di essere
onesto e trasparente con tutti.
Fa’ che ogni mia azione procuri del bene
sia a Te che al mio prossimo
e che attraverso la mia fatica
si realizzi il tuo Regno.
Perdonami per qualche mancanza.
Amen.


AUTORE: Cristina e Emanuele Cattin, Michela e Paolo Buti
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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