Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 1 Aprile 2021

“Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre…”: Gesù ci lascia il suo testamento, ci indica, ancora una volta, la strada per seguirlo; amore che si concretizza nel servizio.
“Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine”: è facile amare i nostri cari, chi ci è intimo, ma amare—veramente—gli “altri” è difficile. Amare gli altri come se stessi, dovrebbe essere la chiave di lettura. Amare l’altro è vedere Cristo in lui, e amarlo come ha amato noi. Gesù, vero Dio e vero uomo, ci insegna a vivere la nostra umanità.

“Signore, tu lavi i piedi a me?”: Pietro rappresenta le nostre resistenze ad essere debitori verso qualcuno. Dire grazie è difficile. L’amore è un sentimento che deve essere espresso e Gesù dà l’esempio, togliendosi le vesti; rimane con la tunica del servo e si china. Spesso è più difficile lasciarsi lavare, che lavare… Dobbiamo andare oltre la nostra autosufficienza e farci servi per amore.

“Quello che io faccio, tu ora non lo capisci…”: questa espressione dice il nostro desiderio di sapere cosa fare nella nostra vita, dimenticando che il “non comprendere” è affidamento e abbandono. È un mistero in cui, tante volte, facciamo fatica a stare. Spesso, quando vogliamo seguire Gesù, pensiamo già alla meta, ma trascuriamo la cosa più importante: seguirlo, adesso, così come siamo, perché si rischia di non vivere il presente essendo troppo proiettati nel futuro. Dobbiamo fidarci della sua parola.
“Voi mi chiamate il Maestro e il Signore…”: è la consapevolezza di Gesù della sua vocazione e missione. Ci dice che se vogliamo seguirlo, dobbiamo fare come Lui… donare tutta la vita.

Per riflettere

Oggi, in modo speciale, siamo chiamati ad entrare nello stile del dono di Gesù diventando come lui pane spezzato per l’offerta al padre e per la vita del mondo. In atteggiamento di umiltà, di silenzio e di ringraziamento, chiediamo a Dio, attraverso Gesù Cristo suo figlio, la grazia di diventare dono per fare sempre la sua volontà.

Preghiera finale

Quest’anno il primo giovedì del mese coincide con il giovedì santo,
giorno in cui ricordiamo l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio.
Vogliamo offrire la nostra preghiera
e le nostre azioni al Signore per tutti i sacerdoti,
in particolare per quelli della nostra diocesi.
Chiediamo a Dio Padre di confermare ciascuno nel Suo amore e nella Sua fedeltà,
perché i nostri pastori si sentano accompagnati e sostenuti dalle comunità
e perché siano segno e testimonianza per suscitare,
mediante il loro ministero, nuove vocazioni sacerdotali.
Lo Spirito Santo accresca e fortifichi i doni che ha effuso in ciascuno.


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

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