12 Dicembre: Beata Maria Vergine di Guadalupe (Regina del Messico, Patrona delle Americhe e le Filippine)

Beata Maria Vergine di Guadalupe
Beata Maria Vergine di Guadalupe

Oggi, il Messico celebra solennemente la Madonna di Guadalupe, venerata come Regina del popolo messicano. Tutta l’America la celebra come la sua Patrona. Ma c’è ancora di più: tutti sono contenti di questa celebrazione di nostra Madre. Non invano lo Spirito Santo Le ha ispirato queste parole: «Tutte le generazioni mi chiameranno beata». (Lc 1,48).

Tutte le generazioni e da ogni parte del mondo! Sembra un’esagerazione? Bene, non lo è. Chiediamoci, ad esempio: quante volte oggi ripeteremo in tutto il mondo “Tu sei benedetta tra le donne”? Milioni e milioni di volte. In un solo giorno! E così ogni giorno! In breve, che lo Spirito Santo non aveva torto.

Santa María è un caso unico: nessun’altra persona è ricordata come lei in tutte le parti del mondo. È un “caso unico” come lo he anche suo Figlio Gesù, perché «non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati» (Atti 4:12).

In relazione alla Vergine, c’è anche un altro fatto impressionante: Ella è venerata in così tante regioni e comarche del mondo e, allo stesso tempo, frequentemente, è rappresentata secondo la fisionomia e le caratteristiche del luogo. Questo accade perché Maria è Madre di tutti e, logicamente, ognuno, ogni villaggio la rappresenta secondo la propria immagine. I bambini somigliano fisicamente alla loro madre! Ecco perché in Messico la vediamo oscura e con i tratti meticci. Né era casuale che Maria parlasse a Juan Diego in lingua azteca.

Ma cerchiamo di somigliarLa, soprattutto, spiritualmente. La Vergine di Guadalupe riflette nei suoi occhi il suo amato figlio Juan Diego. Nostra madre ci guarda! Che grande responsabilità abbiamo! —Madre, vorrei che nei tuoi begli occhi si riflettessero solo cose buone, come la pietà, l’umiltà e l’obbedienza di San Juan Diego … e i fiori che te stessa gli hai dato e che ti piacciono tanto …

Rev. D. Antoni CAROL i Hostench
(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)

Testo del Vangelo (Lc 1,39-48):

In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata».

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