Lettera ai Santuari italiani per il Coronavirus

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Preghiera nel tempo della fragilità

Reverendissimi Rettori dei Santuari italiani,
prendo spunto dal comunicato stampa diramato dal Collegamento nazionale dei Santuari italiani, per dirvi grazie! Grazie perché, come sentinelle, state sulla soglia della porta del vostro Santuario per attendere che la notte passi presto e che le prime luci dell’alba risveglino i nostri canti di gioia.

Soprattutto in questo momento in cui anche tra le vostre mura non si sentiranno più le voci delle assemblee liturgiche, non si fermi il riverbero dell’invocazione di ogni uomo e donna che crede, ama e spera. Pensate che in questo momento la vostra missione sia quella di essere come Mosè, chiamati a stare in modo instancabile con le braccia alzate per invocare il Signore e vedere che la nostra gente, seppur provata e impaurita, tira fuori dalla bisaccia della vita la forza necessaria per non cadere nella tristezza e nella disperazione, ma per rendere la vita il luogo dove il bene – ancora una volta – vince sul male. Spinti dalla vostra preghiera, dalla vostra parola che porta il gusto dolce della consolazione e della speranza.

Vi chiedo, pertanto, di usare tutti i mezzi di comunicazione di cui disponete per far giungere ad ogni uomo e donna che di solito abita la vostra “casa” il messaggio che voi ci siete! E se le porte del vostro Santuario possono sembrare semichiuse, in realtà dentro – oggi più che mai – si sta allestendo un grande laboratorio orante di speranza!

Vi chiedo di accordare l’invocazione con tutte le Chiese che sono in Italia facendo vostra e diffondendo la preghiera in allegato che l’Ufficio nazionale per la Pastorale della Salute ha composto per il tempo della fragilità. E infondete speranza nei cuori di tutti.

Don Gionatan De Marco
Direttore Ufficio Nazionale CEI Pastorale tempo libero, turismo e sport

PREGHIERA NEL TEMPO DELLA FRAGILITÀ

O Dio onnipotente ed eterno,
ristoro nella fatica, sostegno nella debolezza:
da Te tutte le creature ricevono energia, esistenza e vita.
Veniamo a Te per invocare la tua misericordia
poiché oggi conosciamo ancora la fragilità della condizione umana
vivendo lèsperienza di una nuova epidemia virale.
Affdiamo a Te gli ammalati e le loro famiglie:
porta guarigione al loro corpo, alla loro mente e al loro spirito.
Aiuta tutti i membri della società a svolgere il proprio compito
e a rafforzare lo spirito di solidarietà tra di loro.
Sostieni e conforta i medici e gli operatori sanitari in prima linea
e tutti i curanti nel compimento del loro servizio.
‘lil che sei fonte di ogni bene, benedici con abbondanza la famiglia umana,
allontana da noi ogni male e dona una fede salda a tutti i cristiani.
Liberaci dall’epidemia che ci sta colpendo
amnché possiamo ritornare sereni alle nostre consuete occupazioni
e lodarti e ringraziarti con cuore rinnovato.
In Te noi confidiamo e a Te innalziamo la nostra supplica
perché Tu, o Padre, sei l’autore della vita,
e con il tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo,
in unità con lo Spirito Santo,
vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Maria, salute degli infermi, prega per noi!

A Cura dell’Uficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI

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