CEI – Messaggio per la 69ยช Giornata nazionale del Ringraziamento (10 novembre 2019)

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โ€œDalla terra e dal lavoro: pane per la vitaโ€

Messaggio per la 69ยช Giornata nazionale del Ringraziamento (10 novembre 2019)

Per tanti popoli il pane non รจ solo un cibo come tanti altri, ma elemento fondamentale, che spesso รจ base per una buona vita. Quando manca, invece, รจ la vita stessa ad essere a repentaglio e ci si trova esposti ad unโ€™insicurezza che alimenta tensioni sociali e conflitti laceranti. Il pane diventa anche simbolo della vita stessa e delle sue relazioni fondamentali, che chiedono lode e responsabilitร . Per questo la manna รจ chiamata โ€œil pane dal cieloโ€ e viene indicata tra i segni della presenza di Dio, che sosteneva la vita del popolo di Israele nel deserto ( Sal 105,40).

Pane che sostiene il cuore

Il profumo di pane evoca nella vita quotidiana un gusto di cose essenziali, saporite; per molti ricorda un contesto familiare di condivisione e di affetto, un legame alla terra madre. Non a caso, quando il Salmo 104 ringrazia il Creatore per i doni che vivificano lโ€™essere umano ed il creato, รจ proprio nel pane che tale lode ha un punto culminante: ยซTu fai crescere lโ€™erba per il bestiame e le piante che lโ€™uomo coltiva per trarre cibo dalla terra, vino che allieta il cuore dellโ€™uomo, olio che fa brillare il suo volto, e pane che sostiene il suo cuoreยป ( Sal 104,14-15). Il canto del salmista raccoglie in un unico movimento la lode a Dio per il dono che viene dalla terra e quella per lโ€™operare laborioso degli esseri umani che la coltivano. Cโ€™รจ un forte legame tra il pane e il lavoro, tanto che alcune espressioni come โ€œguadagnare il paneโ€ o โ€œportare a casa il paneโ€ indicano lโ€™attivitร  lavorativa umana. La stessa dinamica si trasfigura nellโ€™Eucaristia e si svolge nella benedizione per i frutti della terra e del nostro lavoro, cosรฌ come nella loro offerta a Dio, Creatore e Padre. E la stessa dinamica chiede di essere attualizzata ogni giorno, nel ringraziamento quotidiano per il cibo che consumiamo, da soli, nelle nostre famiglie o nelle comunitร .

Un pane, molti pani

Nel pane si illumina, dunque, la realtร  benedetta con cui ha a che fare lโ€™opera preziosa di chi lavora la terra. Scopriamo cosรฌ che anche in tale ambito lโ€™unico dono di vita del Creatore dร  luogo ad una varietร  di forme: tra le cose belle che esprimono la cultura di un territorio cโ€™รจ la varietร  dei campi e il mutare dei colori secondo le stagioni, oltre alla tipicitร  del modo di panificare. Davvero il lavoro degli esseri umani si radica in tante colture e culture diverse e lo testimonia la varietร  dei grani tradizionali che stiamo riscoprendo: anchโ€™essa contribuisce a quelle forme e quei sapori del pane, che anche nel nostro paese partecipano alla bellezza dei territori. I nostri campi accolgono il dono a partire dal seme e dai campi di grano, per coltivarlo e trasformarlo con un lavoro che non รจ soltanto la risposta a una necessitร  umana, ma anche condivisione della cura del Creato.

Pane spezzato per la fraternitร  e per la pace

Tenere lo sguardo sullโ€™Eucaristia aiuta a scoprire anche la realtร  di un pane che รจ fatto per essere spezzato e condiviso, nellโ€™accoglienza reciproca. Si disegna qui una dinamica di convivialitร  fraterna che spesso si realizza anche nellโ€™incontro tra realtร  culturalmente differenti, quando attorno alla diversitร  condivisa dei pani si creano momenti di unitร . Allora emerge con chiarezza che il pane รจ anche germe di pace, generatore di vita assieme. Favorisce uno stile ecumenico. La stessa condivisione presente nei racconti evangelici di moltiplicazione dei pani รจ il fragile punto di partenza per lโ€™intervento del Signore: Gesรน provoca il gesto generoso di pochi per saziare abbondantemente la fame di tutti. La logica accogliente della condivisione รจ valorizzata dalla sorprendente grazia del Signore e si rivela come sapienza, ben piรน lungimirante dellโ€™egoistica chiusura su di sรฉ. Ma gli stessi racconti narrano anche della raccolta di quanto alla fine avanza, a segnare una netta distanza dellโ€™accoglienza del dono rispetto alla cultura dello scarto. Al contrario, le tante esperienze di recupero alimentare finalizzate alla solidarietร  esprimono una felice convergenza di sostenibilitร  ambientale e sociale.

Pane di vita, pane di giustizia

Il pane รจ dunque fonte di vita, espressione di un dono nascosto che รจ ben piรน che solo pane, di una misericordia radicale, che tutto valorizza e trasforma. ยซIo sono il pane di vitaยป, dirร  Gesรน ( Gv 6,35): una realtร  cosรฌ semplice ed umana giunge a comunicare il mistero della presenza divina. Lasciamo allora che la forza simbolica del pane si dispieghi in tutta la sua potenza – anche nelle pratiche che attorno ad esso ruotano perchรฉ illumini lโ€™intera vita umana, nella sua profonditร  personale e nel vivere assieme. Nella preghiera cristiana del Padre nostro chiediamo a Dio di darci โ€œil nostro pane quotidianoโ€: una richiesta che ciascuno non fa solo per sรฉ, ma per tutti. Se si chiede il pane, lo si chiede per ogni uomo. Commentando questa frase papa Francesco ha affermato durante lโ€™Udienza dello scorso 27 marzo: ยซIl pane che chiediamo al Signore nella preghiera รจ quello stesso che un giorno ci accuserร . Ci rimprovererร  la poca abitudine a spezzarlo con chi ci รจ vicino, la poca abitudine a condividerlo. Era un pane regalato per lโ€™umanitร , e invece รจ stato mangiato solo da qualcuno: lโ€™amore non puรฒ sopportare questo. Il nostro amore non puรฒ sopportarlo; e neppure lโ€™amore di Dio puรฒ sopportare questo egoismo di non condividere il paneยป.

Il simbolo deve essere trasparente; occorre un pane che mantenga le promesse che porta in sรฉ. Un pane prodotto ogni giorno rispettando la terra e i suoi frutti, valorizzandone la biodiversitร  e garantendo condizioni giuste ed equa remunerazione (evitando ad esempio le forme di caporalato, di โ€œlavoro neroโ€ o di corruzione) per chi la lavora. Un pane che, nella sua semplicitร , non tradisca le attese di cibo buono, nutriente, genuino. Un pane che non puรฒ essere usato per vere e proprie guerre economiche, che i paesi economicamente forti conducono sul piano della filiera di commercializzazione, per imporre un certo tipo di produzione ai mercati piรน deboli. Queste condizioni richiedono molteplici attori nelle fasi progettuali, imprenditoriali, produttive, consumatori responsabili. La forza simbolica del pane corre a ritroso fino alle messi dorate e al dono della natura per la vita, entra nelle profonditร  dove ci raggiungono le parole di Gesรน: ยซIo sono il pane della vitaยป ( Gv 6,48), che ci spalancano allโ€™orizzonte della comunione con Lui. Dunque, il pane sia accolto in stili di vita senza spreco e senza aviditร , capaci di gustarlo con gratitudine, nel segno del ringraziamento, senza le distorsioni della sua realtร . Nulla – neppure le forme della produzione industriale, inevitabilmente tecnologiche e con modi di produzione che talvolta modificano geneticamente le componenti di base – deve offuscare la realtร  di un pane che nasce dalla terra e dallโ€™amore di chi la lavora, per la buona vita di chi lo mangerร . Il pane, frutto della terra e del lavoro dellโ€™uomo, diventi alimento di vita, di dignitร  e di solidarietร .

Roma, 1ยฐ maggio 2019 (san Giuseppe lavoratore)

La Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace