Messaggio per la 68ยช Giornata Nazionale del Ringraziamento
11 novembre 2018
โโฆ secondo la propria specie โฆโ (Gen.1,12): per la diversitร , contro la disuguaglianza
Quando la Scrittura parla del creato, lo fa sempre con un tono di ammirato stupore per la varietร delle creature che vivono in essa. Fin dalla prima pagina essa sottolinea come Dio benedica la bontร di questa vita plurale e differenziata: โE la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buonaโ (Gen. 1,12). E dello stesso stupore risuona il Cantico delle Creature di Francesco dโAssisi: โLaudato sรฌ, mi Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fiori et herbaโ.
La varietร della vita รจ dunque un dono prezioso, un valore intrinseco, che va tutelato. Lo sottolinea Papa Francesco: riprendendo S. Tommaso dโAquino, egli ricorda che essa riflette quel mistero divino che non potrebbe essere espresso da un singolo vivente: โLโinsieme dellโuniverso, con le sue molteplici relazioni, mostra al meglio la ricchezza inesauribile di Dioโ (Lettera Enciclica Laudato Sรฌ, n.86).
Unโagricoltura per la diversitร
Nel contesto della globalizzazione commerciale la varietร delle specie รจ stata pesantemente ridotta con la coltivazione su grandi estensioni di poche varietร colturali che meglio soddisfacevano le esigenze di una produzione alimentare industriale di massa; in particolare nei cereali. Si รจ progressivamente cercato di privatizzare la biodiversitร agricola tramandataci dalla tradizione contadina.
La FAO, ci ricorda che nel 20ยฐ secolo nellโindifferenza generale รจ stato perso il 75% della biodiversitร delle colture e come la perdita della diversitร genetica delle piante, dei โparenti selvaticiโ di quelle che coltiviamo, sia una grave minaccia per la sicurezza alimentare; in particolare, per i piรน poveri impegnati nella lotta alla fame.
Siamo chiamati a riscoprire lo stupore della Scrittura quando parla della diversitร e varietร del creato, immagine tangibile della generositร del Padre Nostro. La biodiversitร non puรฒ essere sottomessa allโinteresse prevalente di pochi, ma non puรฒ neanche essere limitata ad un pacchetto di risorse a nostra disposizione, perchรฉ nella bontร di quella vita plurale che Dio stesso benedice cโรจ il codice, lโimpronta della generativitร del Suo amore.
Una delle ricchezze del nostro Paese รจ la grande varietร di prodotti della terra, cui corrisponde un cibo di qualitร (il 2018 รจ lโAnno del cibo italiano).
LโItalia dei mille borghi e dei mille campanili, con il mondo agricolo ha giร reagito allโomologazione dellโagroalimentare globale, impegnandosi per la rigenerazioneย di unโagricoltura che vuole declinarsi in forme creative, valorizzando la ricca varietร di specie vegetali presenti e contribuendo cosรฌ alla cura del creato nella sua diversitร .
Cosรฌ facendo, infatti, essa promuove quella complessa relazione tra terra, territorio e comunitร , tra biologia e cultura, che costituisce una componente essenziale della realtร del Paese.
Unโagricoltura contro la diseguaglianza
I processi di omologazione globale dei mercati agroalimentari hanno mortificato quel contributo delle diversitร culturali che, se ben indirizzato e nel rispetto dei diversi patrimoni, avrebbe contribuito a determinare una inclusione partecipata, sussidiaria e solidale dei popoli nellโunica famiglia umana.
Il modello di industrializzazione imposto dal pensiero neoliberista e mercantilista, evidente nel sistema economico-finanziario globale attuale, รจ basato sullโidea che tutto possa ridursi in merce attraverso il denaro. Le conseguenze non possono lasciare stupiti, ma neppure indifferenti: il declino inarrestabile del livello culturale, lโindifferenza per gli altri, gli effetti della disoccupazione, la decisione sulla distribuzione delle risorse naturali, lโimpatto della recessione sulla qualitร della vita.
Lโassociazionismo, la compartecipazione e la condivisione che caratterizzano il modello agricolo italiano, costituiscono gli agganci necessari per rendere salda e robusta la persona, la famiglia, la comunitร che vive e opera in armonia nel contesto di unโeconomia di mercato inclusiva che valorizza e promuove le distintivitร locali.
Un sistema economico capace di rinsaldare il legame degli agricoltori con il territorio e di restituire fiducia al consumatore nella ricerca di maggiore tracciabilitร e sicurezza degli alimenti e nella domanda di conoscenza del cibo, della sua provenienza e delle sue tradizioni, รจ anche capace di vivere e contemplare la biodiversitร come ricchezza naturale e genetica su cui investire al fine di garantire forme differenziate di accesso al mercato.
Unโeconomia civile che si oppone allโeconomia dello scarto รจ unโeconomia che sa difendere il lavoro riconoscendo ad ogni individuo il proprio valore nel contributo personale che rende alla cura e allo sviluppo del Creato non solo per ciรฒ che produce ma per i servizi che mette a disposizione della collettivitร , per il cibo โ ma non per la merce โ che offre e che riceve come dono.
Lโagricoltura oggi piรน che mai รจ percepita come un bene collettivo, un mezzo di coesione sociale, dove lโaccoglienza, lโospitalitร e la solidarietร sono punti di forza per lโabbattimento delle disuguaglianze di ogni genere. In questo contesto lโofferta multifunzionale dellโimpresa agricola assume un ruolo strategico per le molteplici possibilitร occupazionali che offre alle persone.
Papa Francesco ci invita a valorizzare i preziosi beni della terra: โDio ha creato il cielo e la terra per tutti; sono gli uomini, purtroppo, che hanno innalzato i confini, mura e recinti, tradendo il dono originario destinato allโumanitร senza alcuna esclusioneโ.
Ecco, allora, lโimpegno costante a โprogrammare unโagricoltura sostenibile e diversificataโ (Lettera Enciclica Laudato Sรฌ, n. 164) capace di conciliare, nella sua dimensione morale, il pieno rispetto della persona umana con lโattenzione per il mondo naturale, avendo cura ยซdella natura di ciascun essere e della sua mutua connessione in un sistema ordinatoยป ma non uniforme, perchรฉ lโuniformitร rende la natura fragile, rigida, poco adattativa e poco incline alla sopravvivenzaย (Lettera Enciclica Laudato Sรฌ, n. 5).
Ci guidi lo stupore della Scrittura e la benedizione di Dio che vide che quella molteplicitร era โcosa buonaโ, come messaggio che, nel suo amore, cโรจ posto per tutti e tutto, perchรฉ solo lโinsieme dellโuniverso con le sue molteplici relazioni, mostra al meglio la ricchezza inesauribile di Dio che cerchiamo di accogliere e da cui siamo rinnovati.
Roma, 31 maggio 2018
Visitazione della Beata Vergine Maria
La Commissione Episcopale
per i problemi sociali e il lavoro,
la giustizia e la pace