Il Movimento dei Senza Terra: una storia di liberazione

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Nuovo libro EMI su un’esperienza civile e sociale

che adesso “sbarca” in Vaticano con il leader João Pedro Stédile

consulente di Francesco

La-lunga-marcia-dei-senza-tBologna, 22 ottobre 2014

Esce venerdì in libreria il libro La lunga marcia dei senza terra. Dal Brasile al mondo (Editrice Missionaria Italiana, pp. 224, euro 17,00, prefazione di Frei Betto), di Claudia Fanti, Serena Romagnoli e Marinella Correggia, in cui viene ricostruita la vicenda del Movimento dei Sem Terra in Brasile nel più ampio quadro dei movimenti sociali di base nel mondo. Proprio in questi giorni infatti il leader del MST, l’attivista brasiliano João Pedro Stédile, sarà in Vaticano dove animerà il primo raduno di movimenti popolari organizzato dalla Santa Sede su iniziativa personale di papa Francesco, al fine di affrontare alcune questioni-chiave della giustizia sociale (Pane; Terra; Casa). Al meeting in Vaticano saranno presenti un centinaio di attivisti di ogni parte del mondo, una trentina di vescovi di vari continenti, una ventina di rappresentanti vaticani.

Il volume La lunga marcia dei senza terra ripercorre i 30 anni del movimento, nato il 24 gennaio 1984 a Cascavel, nello stato del Paranà. Il movimento, pur connotandosi in maniera molto netta in modo laico e aconfessionale, riceve fin dall’inizio l’appoggio di moltissima parte della chiesa brasiliana: la Conferenza episcopale per la terra, il Consiglio indigenista missionario, diversi vescovi e teologi (Pedro Casaldáliga, dom Tomás Balduino, Marcelo Barros, Leonardo Boff,…). Singolare che la prima occupazioni di terra improduttiva – avvenuta nel 1979 nel Rio Grande do Sul – si svolga con un gesto di alto significato simbolico: «Le famiglie dei senza terra piantano subito una piccola croce nel terreno, ritenendo che il crocifisso rappresenti al meglio le sofferenze dei lavoratori rurali».

Il saggio di C. Fanti, S. Romagnoli e M. Correggia sottolinea più volte la legittimità politica, sociale ed ecclesiale della prassi delle occupazioni di latifondi improduttivi: secondo la Costituzione brasiliana tali terreni dovrebbero essere espropriati, tanto che in maniera definitiva nel 1999 il Pubblico Ministero dello Stato federale sancisce che l’occupazione delle terre non è necessariamente un crimine. La lotta dei senza terra, in un contesto di grandissima disuguaglianza come è stato ed è ancora il Brasile (dove si attende ancora una riforma agraria completa e democratica), viene vista con simpatia dalla popolazione: l’85% dei brasiliani appoggia le occupazioni e il 94% dei cittadini considera giusta la lotta per la riforma agraria. Anche la Chiesa sostiene i Sem Terra in nome di uno dei principi cardine della dottrina sociale, ovvero la destinazione universale dei beni terreni, tra i quali la terra.

La storia dei Sem Terra è anche punteggiata da innumerevoli martiri, basti ricordare la figura del sindacalista Chico Mendes e della suora americana Dorothy Stang. Sono i sicari assoldati dai ricchi proprietari terrieri ad aver seminato morte e tragedie nelle file dei lavoratori rurali: tra il 1985 e il 2004 si contano 1379 contadini ammazzati, con soli 75 casi giudiziari arrivati a processo e 69 condanne. Nel mirino sono sindacalisti, preti, attivisti, leader degli accampamenti: per ognuno di essi ucciso esiste un’apposita tabella di ricompensa economica a favore dei pistoleiros.

Negli ultimi tempi il MST si è distinto per una battaglia culturale e ambientale, ovvero il rifiuto dell’agrobusiness che sta sconvolgendo l’agricoltura brasiliana in favore di un’agroecologia che metta il rispetto della natura e dei suoi cicli, e la dignità del lavoro al centro.

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Il libro verrà presentato in anteprima a Roma giovedì 30 ottobre alle ore 18.00 alla libreria La Feltrinelli di via V.E. Orlando 78/81 alla presenza delle tre autrici. All’incontro interverranno João Pedro Stédile e padre Alex Zanotelli, missionario comboniano da anni impegnato nel difficile Rione Sanità di Napoli.

Venerdì 31 ottobre a partire dalle ore 17.00, Stédile sarà a Bologna per un incontro pubblico al Teatro Polivalente Occupato (Via Casarini 17/5), durante il quale sarà presentato anche il libro.

A seguire, alle ore 20.45, presso il Centro Unitario Missionario (CUM) di San Massimo (VR) (via Seminario), il leader dell’MST parteciperà ad un incontro dal titolo «La giustizia deve essere di questo mondo. I 30 anni dei Senza Terra in Brasile». Coordina l’evento il teologo Marco Dal Corso.

Infine, sabato 1 novembre alle ore 17.00 Stédile sarà a Trezzano sul Naviglio (MI) per un incontro pubblico presso la fabbrica recuperata RiMaFlow (Via Boccaccio 1), in occasione del quale sarà presentato anche il volume sulla storia del Movimento.