Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 2 Maggio 2022

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Bisogna darsi da fare per vivere di fede. Gesù lo dice chiaramente a chi lo seguiva abbagliato dal prodigio di aver mangiato pane a sazietà e gratis. Dice un detto popolare:chi non lavora non mangia. È così anche nella fede. Ma la fede non è un dono? Come mai bisogna darsi da fare oer acquisirla? Il darsi da fare a cui allude Gesù è credere, cioè aderire a Gesù, nutrirsi di Lui e della sua Parola. Questo è il nostro lavoro quotidiano. Credere non è una ideología, un pensare che Dio esiste. Credere è darsi da fare per conoscere quel Dio, per vivere con Lui e di Lui. Come siamo lontani con le nostre pie devozioni che ci lasciano così come siamo , che non ci cambiano il cuore e la mente perché lontane dal vangelo!

Datti da fare nella tua vita per ciò che rimane in eterno. Tutto il resto non conta. Noi invece facciamo il contrario :ci diamo da fare a volte con grandi sacrifici per ciò che non è eterno e che dobbiamo lasciare su questa terra. Diamoci da fare per la nostra dimensione spirituale che è quella che supporta tutto.

Credere allora è lavorare a migliorare il mondo, a renderlo immagine di quel Dio che abbiamo conosciuto perché sperimentato. Significa diventare noi stessi “opera di Dio” che il mondo può vedere per convertirsi all’amore. 
In che cosa mi do da fare io nella vita? Dove spendo le mie energie? Sono io un’opera di Dio per il mondo?


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade